Il commento del lettore - Antonella Federici Stampa E-mail

Un diario epistolare che nasce come presa di coscienza di una crescita e di una conflittualità, più o meno latenti in ogni rapporto con i genitori e con se stessi. Lettere d'amore mai spedite, indirizzate alla madre, al patrigno, all'ex marito tossicodipendente e all'uomo con cui Antonella cerca di ricostruirsi una vita. Lettere che sono ricerca di un equilibrio interiore sempre rincorso, quasi mai raggiunto, a volte solo sfiorato: un viaggio attraverso la propria esistenza, il proprio e l'altrui dolore, attraverso la noia e l'angoscia, che si impadroniscono del cuore e della mente, avvolgendoli in una morsa, da cui si esce solo con la volontà di resistere e di non annullarsi in giorni sempre uguali. Un linguaggio essenziale, che sprigiona l'energia di una donna, che sta ricostruendo la propria identità lungo un cammino non facile, ma che, alla fine, la vede capace di rialzarsi e continuare a sperare, anche di fronte alla morte: “Papà, Mario è morto [..]. Si chiude così, un lungo capitolo della “nostra” vita. Eppure non riesco a credere sia morto; forse perché non l'ho visto morto, forse perché aspettavo che tornasse”.


Daniela Brighigni

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