L'abisso non ci separa Stampa

sabato 19 settembre
ore 11.30
Piazza Plinio Pellegrini 

L'abisso non ci separa 
Storie allo specchio di arrivi e partenze
di Nicola Maranesi 
Terre di mezzo, 2020

L'abisso non ci separa

incontro con Monica D’Onofrio, Nicola Maranesi e Silvia Salvatici
letture di Donatella Allegro e Andrea Biagiotti

In questo libro incontrerete la piccola Francesca e la piccola Elona, che raccontano con le stesse parole il momento della loro partenza. Francesca è nata a Marina di Carrara nel 1929 e nel 1937 prende una nave, con la madre e la sorella, per raggiungere il padre in Etiopia. Elona è nata in Albania nel 1985 e la nave che la trasporta con la famiglia, nel 2000, è diretta in Italia. Gli occhi di Carola e di Dominique vedono invece il medesimo orrore: la morte in mare. L’italiana Carola solca l’Atlantico nel 1947 diretta in Argentina mentre Dominique parte nel 2013 dalla Costa D’Avorio per attraversare prima il deserto, poi il Mediterraneo, e approdare in Sicilia. La gratitudine del friulano Antonio nei confronti del popolo americano, che lo accoglie nel 1920 e gli dà lavoro, riecheggia nella riconoscenza della nigeriana Joy verso la città di Trento, che nel 2016 le offre una nuova casa e un nuovo inizio, dopo che è stata costretta a fuggire dalle persecuzioni subite in Africa perché nata albina. E poi ci sono le acrobazie linguistiche di Armando al suo arrivo a Londra, nel 1956, che fanno rima con quelle di Clementine all’aeroporto di Roma nel 2008. E poi...
Latitudini diverse, epoche diverse, contesti diversi. Identico il vissuto. Esistono analogie impressionanti tra i racconti di emigrazione degli italiani all’estero e quelli degli immigrati nel nostro Paese. In questo volume si intrecciano le voci di chi è partito e di chi è arrivato. Venti italiani cittadini del mondo e venti cittadini del mondo italiani, a due per volta, narrano la loro partenza, il loro viaggio, il loro arrivo, lo smarrimento, il disagio, il successo, i fallimenti. E molto altro ancora. Come due amici che si incontrano dopo tanto tempo e ricordano, un po’ per uno, passandosi la parola, i momenti più belli e quelli più brutti di una grande avventura vissuta insieme.
Ogni volta che all’uso strumentale e propagandistico dei temi della migrazione, basato per lo più sulla rappresentazione della minaccia e dei numeri, si sostituisce la narrazione delle vicende individuali, collocate nel contesto collettivo, le coscienze si risvegliano. Si infrangono le barriere dell’indifferenza e della paura. È il significato di questo volume: ogni mano che ne sfoglierà una copia, toglierà una manciata d’acqua dall’abisso che ci separa.

dall’introduzione di Nicola Maranesi

 

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Il programma della 36^ edizione:  

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