Claudio Foschini Stampa
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Storie di una mala vita
Premio Pieve - Banca Toscana ex aequo 1992
introduzione di Saverio Tutino
Firenze, Giunti Gruppo Editoriale, 1993
Diario Italiano n. 7 
pp. 280 - euro 9,30

edizione Giunti volume esaurito
vedi edizione Il Mulino - Storie italiane, 2013


"Era il giorno 30 luglio del 1949 alle ore 12 fra le baracche del rione Mandrone acquedotto felice nascevo io in qualche modo anch’io avevo come Gesù il bue e l’asinello, il bue una puttana e l’asinello, Agostino il ladro".

Comincia così la memoria di Claudio Foschini che nel 1992, ex-aequo con Giuseppe Ferri, vinse il "Premio Pieve".
La "Storia di una malavita" rimanda ad un paragone letterario scontato ma efficace: "Ragazzi di vita" di Pier Paolo Pasolini. Claudio Foschini è uno di loro. Fin da piccolo va con la madre a rubare negli autobus. Crescendo diviene un topo d’appartamento. Qualcuno della Giuria ironizzò dicendo che "dalle memorie di Foschini si capisce quale è il punto di vista del ladro e quali sono i luoghi della casa dove non nascondere mai i soldi perché è lì che i ladri si dirigono subito". Per Claudio dai quartieri di periferia è un passo arrivare a quelli ricchi, alla cocaina per darsi coraggio, alla pistola. E dietro l’angolo c’è il carcere. E’ da lì che comincia la redenzione di Foschini. nel ‘90 partecipa alla famosa rappresentazione dell’Antigone ad opera dei detenuti di Rebibbia e poi comincia a scrivere le sue memorie "con la sincerità di un borgataro sfacciato e spaccone".


L'autobiografia di Claudio Foschini è stata scelta da Valia Santella per la realizzazione di uno dei sette film documentari I diari della Sacher 2001.