Primapersona n. 21 |
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in copertina
Questo numero nasce da un evento preciso, congiunturale, e dalle sue conseguenze, che nella loro drammaticità hanno mostrato tutte le loro caratteristiche malauguratamente strutturali. Parliamo ovviamente del terremoto che ha colpito l'Abruzzo il 6 aprile di quest'anno, e delle drammatiche conseguenze, in larga parte evitabili. Posizione comprensibile quando si leggono i diari che vi proponiamo. Testimonianze di altri sismi, di altre tragedie: morti, orfani, bambini vaganti fra le macerie. E relativi sospetti di possibile prevenzione dei danni. Vogliamo mostrare ciò che questi terremoti hanno solo parzialmente distrutto: paesaggi e storie, usanze e monumenti, vite passate e stralci di modernità. Da Ignazio Silone, orfano e sfollato del terremoto della Marsica, ai giovani scrittori di Terremoto zeronove, una raccolta di diari di questo sisma. Per questo il numero è "speciale"; fatto interamente dai membri della redazione, smantellando in parte l'impianto tradizionale: manca l'editoriale per lasciare l'introduzione direttamente a un abruzzese d'eccezione cui abbiamo preso in prestito un testo utile come "Pro memoria", mentre "La Sapienza" e "In tema" sono sostituite da "A proposito", una rubrica che vuole essere insieme uno spazio di analisi e di testimonianza. Nelle rubriche classiche invece storie d'amore, di fede e di viaggi che fanno da contraltare alle drammatiche foto del sisma, e che bisogna salvaguardare perché non finiscano sotto altre macerie. Pezzi di una regione che ha saputo entrarci nel cuore. Anna Iuso
pro memoria le storie diari paralleli letture bendate a proposito testimonianze posta ferma
con le fotografie di Nicoletta Bardi, Luigi Burroni, Marco D'Antonio, Daniele Cinciripini
photo editor Loretta Veri |